Per capire cosa si intende per guerrilla marketing (termine coniato da Jay Conrad Levinson), bisogna avere presente cosa sia un'azione militare di guerriglia:
- di solito è compiuta dall'avversario più debole;
- non viene condotta in campo aperto, poiché l'avversario più debole non è in grado fronteggiare il nemico più forte;
- viene usato un armamento leggero facilmente trasportabile;
- vengono impiegate poche truppe;
- vengono usate tattiche non convenzionali, tipicamente mordi e fuggi;
- l'azione di guerriglia non è mai fine a se stessa, ma volta al conseguimento di obiettivi strategici;
- maggiore è il supporto della popolazione locale, maggiore è la probabilità di successo.
Il corrispondente nel mondo della pubblicità della guerriglia militare è il guerrilla marketing:
- basso budget
- marketing non convenzionale e sensazionalistico;
- il suo successo è affidato in gran parte al passa parola.
I primi due punti sono particolarmente importanti, infatti spesso vengono associate al guerrilla marketing campagne pubblicitarie che hanno soddisfatto solo uno dei due punti. Tappezzare la città di adesivi non è guerrilla marketing, è solamente una campagna a basso budget, indipendentemente dal fatto che abbia avuto successo o no.
Per contro, una campagna come quella della Europe Assistance Italia che ha fatto sbucare un sottomarino in pieno centro a Milano, è ai confini della definizione di guerrilla marketing: è sicuramente efficace, sensazionalistica e non convenzionale, ma ho qualche dubbio sul basso budget.
Il guerrilla marketing non ha canali di comunicazione prefissati, se ne possono usare di nuovi come quelli tradizionali. Ad esempio la birra Tyskie fa un uso molto creativo degli adesivi, sempre in linea con la filosofia guerrilla marketing, ovvero basso budget e non convenzionalità.
Rentokil, azienda specializzata in disinfestazioni, affigge un manifesto pubblicitario che di notte con le luci ultraviolette si arricchisce di nuovi scarafaggi. Il messaggio arriva forte e chiaro: non ce ne è mai uno solo.
Anche il classico volantino può essere utilizzato in maniera non convenzionale, ad esempio anziché darlo in mano ai passanti, viene infilato loro di nascosto in tasca. In Romania ogni 2 minuti viene rubato un telefono cellulare. Vodafone pubblicizza la sua assicurazione contro il furto assumendo dei borseggiatori professionisti per fare il lavoro al contrario: infilare di nascosto nelle borse dei passanti le cartoline pubblicitarie a forma di smartphone.
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Ecco un altro esempio di volantino consegnato "a tradimento".
Agli alluci della gente che prende il sole viene attaccato un cartellino (come quello degli obitori) per ricordare loro che il cancro della pelle è in agguato e il sole uccide.
Rimanendo in tema, perché non utilizzare un gadget?
Regaliamo ai bagnanti dei teli spugna... fatti a forma di bara.
I passanti ormai non guardano più i manifesti pubblicitari, nemmeno quando gli stanno accanto come ad una fermata dell'autobus. Coca Cola realizza un manifesto in velcro per pubblicizzare le nuove bottiglie antiscivolo: in questa maniera l'ignaro passante viene letteralmente agganciato e strattonato dal poster.
In tema di packaging, la prossima invece la trovo geniale.
Le campagne di sensibilizzazione sociale sono le candidate ideali per utilizzare campagne di guerrilla marketing: basso budget ma necessità di scuotere l'animo della gente. Per raccogliere fondi per aiutare le persone che ogni giorno vengono ferite dalle mine antiuomo, la pubblicità sulla bustina del ketchup è perfetta: non solo quando la apriamo eseguiamo un'amputazione ed esce il sangue, ma poiché siamo stati noi a farlo, inconsciamente ci sentiamo responsabili.
Guardiamo adesso un esempio di car wrapping.
Lo zoo di Copenhagen realizza questa pubblicità per gli autobus della città... impossibile non notarla!
I distributori automatici sono spesso strumenti delle campagne di guerrilla marketing.
UNICEF sensibilizza la gente sul problema dell'acqua non potabile, installando un distributore di acqua sporca: inserendo 1$ (che in realtà finisce direttamente come donazione) si può scegliere la malattia che desideriamo: malaria, dengue, dissenteria, ecc.
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